Conosci i personaggi delle storie di
CAPITAN ROGERS

Capitan Rogers

CAPITAN ROGERS è un colono americano che si è trovato nella scomoda situazione di essere processato dagli occupanti inglesi e condannato a morte come ribelle.

E' ovvio che un uomo tosto come lui abbia deciso di evadere e di combattere per la propria libertà. Il caso vuole che, cammin facendo, egli abbia incontrato altri uomini decisi come lui a vivere liberi e padroni del loro destino.

Ecco quindi nascere l'epopea di CAPITAN ROGERS E I SUOI RANGERS!

OTTO WRUSTEL, è un colono di origine tedesca che Rogers incontra in cella. E' un tipo piuttosto pittoresco, come vedete, ma anche lui è uno dei tanti coraggiosi che hanno attraversato l'Oceano lasciando la vecchia Europa per cercare una vita migliore nel nuovo mondo.

La sua capace bisaccia contiene spesso il necessario per uscire da situazioni difficili, ma non sempre può bastare, naturalmente.

Oltre alla fortuna saranno necessari l'abilità di Rogers e l'intelligenza di Otto, diventato subito suo amico e valido compagno.

Otto Wrustel

 

Gli Inglesi
Il terribile Generale Scotch

Nelle avventure di Capitan Rogers gli inglesi sono i cattivi.
Il GENERALE SCOTCH, comandante del forte inglese, è il loro capo (deciso e risoluto).

Il Generale ha avuto dal re l'incarico di sedare una volta per tutte la rivolta dei coloni contro la corona ...

... e per farlo si avvale di validi collaboratori. Cioè, validi ... diciamo discreti, ehm... in verità appena appena appena mediocri, via!

In effetti il sergente BOSTIK, non è proprio sveglio come dovrebbe. Abbiamo il sospetto che non solo non farà mai carriera, ma c'è anche il rischio che, dopo ogni scontro con i nostri Rangers, finisca addirittura degradato e debba in qualche modo ricominciare d'accapo!

Il sergente Bostik

I soldati Inglesi

A sua volta il sergente Bostik si avvale della cosiddetta "truppa", cioè quella massa di anonimi soldati inglesi che, come in ogni esercito, fanno il loro lavoro con umiltà e abnegazione, creando di fatto la Storia.

Chiamiamoli John, Percival, James ... a loro va comunque la nostra simpatia perchè ci vuole coraggio ad affrontare la lotta sapendo che finirà sempre e comunque con un sacco di legnate.

 

I Nativi

Il Grande Capo Cemento Armato

I pellerossa sono ovviamente elemento fondamentale in ogni storia del West che si rispetti e non potevano certo mancare tra i boschi che riempiono le vignette di Capitan Rogers.

La tribù dei GHIAIONI è una delle più fiere e bellicose e particolarmente amante della natura. Il loro capo CEMENTO ARMATO è un tipo tosto e sempre pronto a dissotterrare l'ascia di guerra...

 

... Sempre però che GATTO SELVAGGIO, l'indiano sindacalista, glielo permetta! Infatti questi indiani sono piuttosto emancipati e, prima di andare all'attacco, discutono i pro e i contro, comprese le norme contrattuali che regolano ogni azione guerriera, ci mancherebbe!

Altri guerrieri sono SPIA ROSSA (quello che avverte quando la tribù è in riserva) e poi ARCO ACUTO, aspirante nuovo capo della tribù e preda preferita di URSULA SEMOVENTE, la giovane squaw figlia del capo e teneramente in cerca di un nuovo marito.

Il Guerriero Sindacalista  Gatto Selvaggio
Arco Acuto e Ursola Semovente

 

I Coloni

I Coloni americani

Ma chi erano i coloni che combattevano con Rogers? Erano uomini coraggiosi emigrati da tutta Europa per sfuggire alla miseria, alla discriminazione religiosa e razziale, alla tirannia dei loro governanti che a quel tempo erano spesso re prepotenti e assolutisti.

Molti erano anche galeotti, perchè, almeno all'inizio, le "colonie" come venivano chiamate le terre d'America, venivano appunto utilizzate per relegarci i soggetti ritenuti pericolosi perchè avversari politici o semplici briganti. Meglio che se ne stessero lontani, quindi, e quale sistema migliore per toglierli di mezzo che relegarli in una terra lontana e inospitale?
Tra di essi c'erano inglesi, ma anche francesi, tedeschi, irlandesi, russi, polacchi, spagnoli, armeni, eccetera eccetera e tutti insieme hanno costituito la materia prima che poi si è fusa creando il tipico "uomo americano".

Spesso partivano da soli, ma c'erano anche intere famiglie o intere comunità, come quella famosa dei mormoni che, proprio per sfuggire alle persecuzioni religiose, avevano riempito le stive della nave inglese Mayflowers trasferendosi nel nuovo mondo e diventando il simbolo della colonnizzazione d'America.

 

C'erano anche italiani? Certo, perchè no? Ricordiamo che in quel periodo (1700 circa) in Italia non c'era uno stato nazionale, ma lo Stato Pontificio, i Borboni, i Francesi, la repubblica di Venezia, ecc. ecc. Un sacco di staterelli e potentati sempre in guerra tra loro.

Quindi ragioni per partire e cercare una fortuna migliore ce n'erano eccome! Forse qualche Pasquale o Giovanni si trovavano anche tra i Rangers di Rogers e di certo hanno fatto la loro bella figura.

Un Colono siciliano


Il Territorio

La zona dei Grandi Laghi, in Nordamerica

Il territorio dove si svolgono le avventure di Rogers e dei suoi Rangers è quello del Nord degli attuali Stati Uniti, al confine con il Canadà. In effetti la zona che era stata colonizzata all'inizio era quella costiera, ad est dei monti Alleghany, che costituivano allora una barriera molto difficile da superare per i normali coloni.

C'erano boschi sterminati, pianure spazzate dal vento che giungeva dall'oceano e paesaggi incontaminati di incredibile bellezza che rivivono alla grande nei disegni di Giorgio Cavazzano.

Paesaggio sulla costa

Lungo la costa nascevano allora le prime città che erano punto di arrivo per le navi che giungevano dall'Europa e basi di partenza per chi si avventurava nell'interno, magari risalendo i fiumi. Nelle locande di questi borghi ancora selvaggi si incontravano tipi di ogni risma: avventurieri, cacciatori, mountain men ... che raccontavano le loro incredibili avventure a chiunque avesse la voglia di ascoltarle.

Racconti nella locanda

 

 

La storia vera

Indiani all'attacco

Coloni in rivolta, soldati inglesi, truppe francesi e infine tribù indiane...in quel tempo, in America, c'era davvero un sacco di gente. Naturale che sorgessero dei problemi!

Rogers e Otto Bostik e il Generale

Il fatto è che tutte le nazioni della vecchia Europa che disponevano di uno sbocco sul mare e di una flotta abbastanza potente, stavano cercando di occupare più terre possibile per costruirsi ciascuna il proprio "impero coloniale" e "colonie" erano appunto chiamati i possedimenti oltremare. Spagna, Inghilterra, Portogallo e Francia erano i protagonisti di questa corsa alla conquista.

Dopo molte controversie si spartirono in un certo senso il continente americano per cui la Spagna e il Portogallo ebbero l'America meridionale e centrale; (Brasile, Argentina, Messico ecc.); la Francia la zona del Mississipi (Louisiana) e i territori del Nord (Canadà) e l'inghilterra tutto il resto allora conosciuto ( in pratica la costa a Est verso l'Atlantico). Gran parte del continente americano a Ovest, infatti, era ancora inesplorato e quindi di proprietà di nessuno.

Così quando i coloni americani, oppressi dalle tasse inglesi, si ribellarono, ovviamente si allearono ai francesi per combattere gli inglesi. Ma anche gli indiani volevano liberarsi degli oppressori che erano, in sostanza, tutti gli uomini bianchi. Anche qui una parte degli indiani si alleò con i francesi contro gli inglesi, e altri con gli inglesi contro i francesi. Insomma una guerra totale di tutti contro tutti che fu a volte molto dura e anguinosa.

E' in questo periodo che sono situate le avventure di Capitan Rogers che spesso, più che combattere, cerca di mettere d'accordo i vari contendenti con un po' di buonumore, sicuro che tutti hanno sempre un po' di ragione e che il torto non sta mai tutto da una parte. Alla fine sappiamo tutti come andò a finire: i coloni americani sconffissero gli Inglesi e tennero al loro posto anche i Francesi che si ritiranono nel Canadà Francese.

Nacquero gli Stati Uniti d'America che, per primi, riunirono i primi 13 stati della costa Est e poi via via tutti gli altri territori del sud e dell'ovest. Gli unici a rimetterci del tutto furono gli indiani che persero non solo la loro terra ma anche il loro stesso modo di vivere.

 

 

 

Tutti i disegni sono di GIORGIO CAVAZZANO

 

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